Indubbiamente, gli elettrodomestici sono oggetti che possono renderci la vita molto più facile e il fatto che possano svolgere mansioni che sono tipicamente svolte dagli esseri umani li rende molto affascinanti. Per questo motivo è legittimo chiedersi come funziona una lavastoviglie:
- innanzitutto, come probabilmente tutti sanno, la lavastoviglie utilizza getti d’acqua che consentono di lavare le stoviglie in combinazione col detersivo, che dev’essere specifico per lavastoviglie in quanto non può produrre troppa schiuma. Durante un ciclo di lavaggio tipico, l’acqua viene prelevata dalla rete idrica in modo da riempire una vasca che viene riscaldata da una resistenza elettrica. In alcuni modelli è possibile prelevare direttamente l’acqua calda del rubinetto;
- durante la seconda fase del ciclo di lavaggio la pompa di carico aspira l’acqua riscaldata dal fondo e la dirige verso gli ugelli appositi, sistemati sotto il cestello inferiore e anche superiore, o in alcuni modelli anche sulla parete posteriore, dai quali verrà poi lanciata sulle stoviglie;
- dopo che le stoviglie sono state bagnate con l’acqua calda si apre lo sportello del detersivo, che viene mischiato all’acqua e al sale. La funzione del sale è quella di prevenire le incrostazioni;
- se le stoviglie non sono state risciacquate prima di essere caricate nella lavastoviglie, i residui di sporco sono convogliati sui filtri;
- il lavaggio continua per tutta la durata del ciclo e poi avviene la fase del risciacquo finale, durante la quale viene passato anche il brillantante;
- l’acqua viene eliminata dalla pompa di scarico che la convoglia nelle fogne;
- la temperatura dell’aria nella vasca viene riscaldata da una resistenza apposita per procedere all’asciugatura delle stoviglie. In alcuni modelli, invece, viene azionata una ventola che elimina l’aria umida.
Diversi modelli di lavastoviglie possono avere diversi programmi di lavaggio, ma in generale sono utilizzati i seguenti sistemi:
- lavaggio alternato: il getto dell’acqua viene spostato in modo alternato dal cestello inferiore a quello superiore e viceversa;
- lavaggio a impulsi: in questo caso la pressione dell’acqua non è costante, poiché dove lo sporco è maggiore vengono indirizzati getti più potenti. I modelli che utilizzano questo sistema hanno anche dei sensori per individuare quanto sono sporche le stoviglie;
- lavaggio traslante: negli elettrodomestici che utilizzano questo sistema di lavaggio, l’acqua è spinta in ogni angolo del vano della lavastoviglie da alcuni dispositivi appositi;
- lavaggio orbitale: in questo caso, gli ugelli per lanciare il getto d’acqua sono due e ruotano contemporaneamente e in maniera sovrapposta.
Se tutto questo ti ha spaventato perché pensi di non sapere quale potrebbe essere il sistema migliore per te, oggi puoi anche acquistare lavastoviglie autoprogrammabili, che sono, cioè, dotate di sensori in grado di definire automaticamente il programma più adatto al tipo di carico.
Questi sensori e i sistemi per l’autoprogrammazione hanno nomi diversi in base alle aziende produttrici ma sono anche elencati e spiegati nelle specifiche tecniche del modello per cui è facile capire a cosa servono. Grazie a questi sensori, la lavastoviglie può determinare da sola la miglior durata del ciclo, la quantità d’acqua da usare e la sua temperatura.